Codacons contro 5G: ” Bloccate l’ installazione delle antenne “
Il Codacons torna a far parlare di se. Come spesso è accaduto negli ultimi tempi, anche questa volta la sua battaglia sembra più mediatica che realmente a tutela dei cittadini. Questa volta, il Codacons contro 5G. Secondo l’ associazione presieduta da Carlo Rienzi, i sindaci di tutta Italia dovrebbero bloccare l’ installazione delle nuove antenne per il 5G. Questa è una giusta battaglia? Facendo ciò, si cerca di tutelare i consumatori? Prima di tutto cerchiamo di analizzare i dati che abbiamo a disposizione riguardo questa nuova tecnologia.
Chi si è aggiudicato le frequenze del 5G?
Fondamentalmente, la tecnologia 5G sappiamo che, poco a poco, potrà sostituire anche una connessione ADSL. Questo grazie ai bassissimi tempi di latenza. Grazie al 5G si potrà giocare online senza problemi, si potrà sfruttare il cloud al 100% grazie alla maggiore velocità in upload rispetto ad una ADSL tradizionale. Il mondo dei servizi online migliorerà sensibilmente. la diffusione di questa nuova tecnologia sarà lenta e, fino al 2021, in Italia dovrebbe essere ancora predominante la rete 4G LTE.
Tra settembre e ottobre 2018 si è svolta l’ asta per l’ assegnazione delle frequenze del 5G in Italia. Questi sono stati i risultati:
Frequenze 5G Banda 700 MHz FDD
1) 700 MHz blocco riservato (10 MHz) Iliad (676.472.792€)
2) 700 MHz blocco generico (5 MHz) Vodafone (345.000.000€)
3) 700 MHz blocco generico (5 MHz) TIM (340.100.000€)
4) 700 MHz blocco generico (5 MHz) TIM (340.100.000€)
5)700 MHz blocco generico (5 MHz) Vodafone (338.236.396€)
Frequenze 5G Banda 3.700 MHz
1) 3.700 MHz blocco specifico (80 MHz) TIM (1.694.000.000€)
2) 3.700 MHz blocco generico (80 MHz) Vodafone (1.685.000.000€)
3) 3.700 MHz blocco generico (20 MHz) Wind Tre (483.920.000€)
4) 3.700 MHz blocco generico (20 MHz) Iliad (483.900.000€)
Frequenze 5G Banda 26 GHz
1) 26 GHz blocco generico TIM (33.020.000€)
2) 26 GHz blocco generico Iliad (32.900.000€)
3) 26 GHz blocco generico Fastweb (32.600.000€)
4) 26 GHz blocco generico Wind Tre (32.586.535€)
5) 26 GHz blocco generico Vodafone (32.586.535€)
Nel nostro paese il range di frequenze più appetibili è quello relativo alla banda 700 MHz. Andiamo più nello specifico a parlare del perchè, al momento attuale, non esiste un pericolo sulla salute pubblica.
Codacons contro 5G: La nuova tecnologia
Il 5G sfrutta frequenze molto più alte rispetto al 4G. Questo è uno dei cavalli di battaglia sfruttati dal Codacons per lanciare l’ allarme. Ma è veramente pericoloso? Per permettere un’ ottima propagazione del segnale 5G c’ è bisogno dell’ installazione di molte più antenne rispetto al 4G. Per fare un parallelo tra le 2 tecnologia, il 4G è compreso entro i 5 GHz di frequenza, mentre il 5G entro i 300 GHz. La propagazione del segnale 5G è molto più difficoltosa rispetto alle vecchie tecnologie e proprio per questo c’ è bisogno dell’ installazione di molte più antenne. Queste sono le argomentazioni del Codacons. Ma l’ associazione dei consumatori non tiene presente alcuni aspetti. Vediamo quali.
Codacons contro 5G ma è la legge a tutelarci
Il Codacons più fare tutte le battaglie che vuole ma, in Italia, la legge sull’ elettrosmog è la più stringente rispetto a tutti i paesi d’ Europa, quindi, le aziende che vorranno mettere a disposizione degli utenti il 5G dovranno rispettare questa legge. Per questo dovranno investire molti soldi e dovranno adeguare le proprie strutture, questo andrà a favore di tutti i cittadini. Ancora una volta, purtroppo, devo notare che il Codacons ha scelto la strada ed il nemico sbagliato ( come fatto poco tempo fa contro Facebook e la richiesta di risarcimento ).
Emilio Brocanelli
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