Russia chiude internet, vediamo tempi e modi
La Russia chiude internet. No, non è un nuovo film di fantascienza di George Lucas. La notizia è di pochi giorni fa. Il governo russo ha deciso di effettuare un esperimento.
Nel caso in cui vogliate fare un viaggio in Russia, sappiate che se non riuscirete a connettervi alla rete dati della vostra sim non è colpa ne del roaming, nel dello scarso credito residuo che avete sulla sim.
Per testare la propria sicurezza della rete, la Russia chiude internet, escludendosi dal resto del mondo ma creando una sorta di intranet personale. Ogni richiesta pervenuta da qualsiasi dispositivo, verrà reindirizzata verso i server del governo russo. Il governo ha così deciso per testare la sicurezza della rete nel caso di attacco cybernetico. A fronte di un gran numero di connessioni, la Russia vuole rendersi conto di come reagirà la propria rete.
La Russia chiude internet, i tempi
La decisione del governo russo non è stata presa ne a cuor leggero e ne all’ ultimo minuto, essendo stata valutata attentamente durante gli ultimi anni. A quest’ esperimento, almeno all’ inizio dovrebbe prendere parte anche la Cina. Ancora non ci sono dati ufficiali su quando la Russia chiude internet ma, fonti di corridoio, annunciano che il momento giusto dovrebbe verificarsi intorno ad aprile 2019.
Se l’ esperimento dovesse essere un successo, verrà protratto e, entro il 2020, il 95% del traffico internet generato in Russia dovrebbe rimanere entro i confini nazionali.
La Russia chiude internet, cosa accadrà ad aprile?
Quando avrà inizio questo esperimento, tutte le richieste che riceveranno gli ISP, non verranno fatte uscire dal paese e verranno gestite direttamente da Roskomnazor, l’ organismo delle telecomunicazioni russo. Questo, presumibilmente, potrà causare dei rallentamenti e dei malfunzionamenti durante le ore di punta del traffico internet. Dal nostro punto di vista non cambierà nulla ma è comunque una notizia curiosa in quanto internet è nato proprio per facilitare le comunicazioni commerciali tra Russia e Stati Uniti.
Emilio Brocanelli