Resident Evil 2: il remake del gioco Capcom
Si chiama “Resident Evil 2” ed è un famosissimo videogioco che ha avuto il suo debutto nel 1998. Dal 25 gennaio 2019 però, è uscita una seconda versione, chiamata “Resident Evil 2 Remake”. Quest’ultima ha avuto un successo senza precedenti e ha conquistato milioni di appassionati. Insomma, un vero e proprio boom, ora disponibile per diverse consolle.
Le differenze tra la versione vecchia e quella uscita in inverno 2019 sono tante, anche se esistono diverse analogie. Senza dubbio, sono stati milioni e milioni gli utenti che sono stati conquistati dal remake.
Resident Evil 2: che cos’è
Innanzitutto si deve distinguere tra il nome “Resident Evil 2” e “Resident Evil 2 Remake”. Entrambi sono simili, perché trattano dello stesso videogioco survival horror basato su due protagonisti, di nome Claire e Leon. In aggiunta però, ci sono altri diversi personaggi, non meno importanti.
Tutto il gioco ruota intorno al fatto che la ragazza e l’ufficiale di polizia devono sopravvivere contro dei morti viventi. Gli abitanti della città infatti, si sono trasformati in zombie inh seguito ad un’epidemia. Come già accennato, Resident Evil 2 uscì nel 1998, ma il remake è uscito a gennaio 2019. Oggi quest’ultimo è stato realizzato per PlayStation 4, Microsoft Windows e Xbox One.
Resident Evil 2: il trailer e la data di uscita del remake
Per chi non lo sapesse, il remake di Resident Evil 2 è uscito già, come accennato. Addirittura, dopo 4 mesi dalla sua uscita sul mercato, è riuscito a raggiungere le 4 milioni di copie vendute. Prima di gennaio 2019, era disponibile solo il trailer in due versioni diverse. Gli appassionati hanno atteso con ansia la data di uscita e finalmente all’inizio di quest’anno sono stati accontentati. C’è anche chi ha deciso di ordinare il gioco prima ancora che uscisse, per averne il prima possibile una copia.
Già il 22 settembre del 2018, l’azienda produttrice, la Capcom, aveva presentato il videogioco in maniera ufficiale. Proprio il video di presentazione aveva già fatto un enorme successo. Inoltre, l’11 gennaio 2019, era disponibile la versione demo, che è stata scaricata da diversi milioni di persone.
Resident Evil 2: le differenze tra il remake e quello del 1998
Le differenze tra Resident Evil 2 ed il suo remake sono davvero tante. Prima di tutto, va ricordato che il primo risale al 1998. Infatti questo è un dato molto importante, che solca la prima diversità con il remake.
Inoltre la vecchia data indica che la grafica non poteva essere evoluta come quella dei videogiochi di oggi. Insomma, in poche parole il remake è stato curato soprattutto dal punto di vista grafico. Infatti è realistico al punto da stupire chiunque ci giochi.
In realtà, a essere stata modificata non è stata solo la grafica. Come ha spiegato la stessa Capcom, ad essere stati rivisitati sono stati anche i personaggi ed anche l’ambientazione. Il mondo è sempre quello di “Raccoon City”, però con dettagli totalmente nuovi. Un altro fattore importante è che gli zombie e i “morti viventi” sono sempre in agguato. Così, si può affermare che proprio loro creano la stessa atmosfera di “survival horror” che c’era nella versione del 1998.
In poche parole, la base del videogioco è sempre la stessa, ma i dettagli aggiuntivi sono tantissimi.
Anche la trama, come già accennato, è sempre la stessa. Al centro della vicenda infatti ci sono sempre la studentessa Claire Redfield e l’ufficiale Leon Kennedy. I due si incontrano in una stazione di polizia e si rendono conto di essere gli unici a non essere zombie. La ragazza è in cerca del fratello Chris, che è il protagonista di Resident Evil 1.
Resident Evil 2: altri dettagli sul remake
Ulteriori differenze tra il vecchio Resident Evil 2 e quello uscito a gennaio 2019, risiedono nelle caratteristiche tecniche. Chi ha provato il remake, ha parlato di “audio mozzafiato”, di azione e tecniche totalmente originali e realistiche. Persino le espressioni del viso dei personaggi, sono curate nei minimi dettagli. Non solo: il gioco, stando alle recensioni degli stessi utenti, è in grado di generare suspense.
Il remake è stato progettato inoltre per essere giocato più volte. Questo significa che una volta terminato, può essere rigiocato nuovamente ma con difficoltà crescente. La particolarità del remake risiede anche nel fatto che i due protagonisti possono scegliere armi differenti. Leon inizialmente può usare solo la pistola, ma poi può accedere a fucili e ad altro. Il tutto ovviamente è per sconfiggere gli zombie. Claire inizialmente può usare solo un revolver, ma poi anche altre armi.
A differenza della versione del 1998, si può ruotare la visuale, si può correre oppure camminare silenziosamente.
Ogni nemico inoltre ha un punto debole differente dagli altri. Questo significa che per sconfiggere gli avversari, si devono adattare strategie differenti. A volte, proprio nel remake, è necessario “studiare” quindi il nemico, oppure studiare la mappa. Questa infatti è sempre consultabile ed inoltre è anche molto utile per capire come muoversi.
Il giocatore è libero di muoversi nel remake, cioè può esplorare liberamente le aree e i diversi ambienti.
Va precisato però che in realtà, i nemici non saranno solo zombie, ma anche cani e mutanti. Ad interrompere il percorso del giocatore, ogni tanto compariranno i cosiddetti “Tyrant”, nemici impossibili da sconfiggere. L’unico modo per scappare da questi è fuggire. Così infatti il giocatore sarà costretto a cambiare direzione. A volte, sarà necessario sconfiggere anche qualche “boss” o sconfiggere anche nemici comparsi da stanze accanto all’improvviso.
Il tipo di visuale scelta dalla Capcom non è quella in prima persona, ma la telecamera in terza persona.
Resident Evil 2: il successo del remake
Il primo aveva riscosso un successo molto ingente, ed il secondo anche. Ma con Resident Evil 2 Remake, si può affermare che la fama abbia raggiunto l’apice. Insomma, con ben oltre le 4,2 milioni di copie vendute, la Capcom ha avuto un successo senza precedenti. La perfezione del videogioco è anche dimostrata dal fatto che molti fan del remake, nel 1998 non erano neanche nati. Nonostante questo, il videogioco ha fatto un vero e proprio “boom”.
Il successo del remake si poteva già intuire dall’annuncio di uscita. Questo infatti aveva raggiunto gli 8 milioni di spettatori.
Insomma, il remake di Resident Evil 2 ha conquistato praticamente tutti: grandi, piccoli. È riuscito persino a conquistare chi non conosceva minimamente il nome del videogioco. Non resta quindi che provare a giocarci e a sentire quella suspense da “survival horror” che ha conquistato milioni di spettatori.
Giada Fiordaliso