Ctrl-Labs: l’app che usa il pensiero per controllare i dispositivi è stata comprata da Facebook

Ctrl-Labs: l’app che usa il pensiero per controllare i dispositivi è stata comprata da Facebook

Off Di Giada Fiordaliso

Ctrl-Labs, l’app che usa il pensiero per controllare i dispositivi, è stata comprata da Facebook. Prima di tutto si deve sottolineare che si tratta di una start up che mira ad aiutare alcune persone che hanno problemi. Questi ultimi si riferiscono soprattutto a disturbi di comunicazione. Tramite il computer infatti, si vuole riuscire a far parlare queste persone. La cosa particolare però è che i dispositivi in questione saranno direttamente controllati dal cervello degli individui. In poche parole, sarà direttamente il loro pensiero a dare delle indicazioni particolare all’applicazione, che in automatico azionerà gli strumenti.

Ctrl-Labs: l’app che usa il pensiero, ecco di cosa si tratta

Ctrl-Labs è l’applicazione che usa il pensiero per poter controllare i dispositivi. È stata fondata nel 2015 da Thomas Reardon, e da Patrick Kaifosh. Si tratta precisamente di due neuroscienziati e il primo è anche il cofondatore di un famoso browser: Internet Explorer. Questa start up mira a creare un bracciale che abbia lo scopo di utilizzare gli impulsi cerebrali per avviare una comunicazione digitale. Con questa espressione infatti si intende indicare un tipo di comunicazione che avviene direttamente tramite dispositivi tecnologici.

Ctrl-Labs: l’app che usa il pensiero, ora è di Facebook

A quanto pare, ora la famosa applicazione in questione, è stata acquistata dal più famoso social network del mondo: Facebook. Quest’ultimo avrebbe addirittura speso tra i 500 milioni ed un miliardo di dollari per poterla acquistare. Oltre a questo, per ora si sa anche che la notizia sembrerebbe realmente fondata, perché garantita da Andrei Bosworth, il vicepresidente di Facebook. Ctrl-Labs quindi continuerà i suoi studi ed il suo lavoro, direttamente all’interno del cosiddetto “Facebook Reality Labs Team”. Lo scopo principale del famoso social è quello di terminare nel minor tempo possibile il progetto, in modo da mettere sul mercato il prodotto. In tal modo, tante persone bisognose e che non riescono a comunicare, avranno modo di farlo. In più, lo faranno semplicemente utilizzando il loro pensiero.

Ctrl-Labs: l’app che usa il pensiero e le altre caratteristiche del progetto

Lo scopo di Facebook e del suo “Facebook Reality Labs Team” è quello di creare un braccialetto molto pratico. Indossandolo, basterà solo estendere il proprio pensiero, e in questo modo gli impulsi dei neuroni attiveranno tutto il resto. Quello che non si sa però è come farà tale bracciale ad essere direttamente collegato con il cervello. Molte persone infatti si chiedono quali tecnologie sfrutterà. Per adesso si sa che il braccialetto elettronico sarà in grado di interagire con i neuroni del midollo spinale. Le cellule nervose invieranno segnali elettrici ai muscoli della mano, come è loro normale compito, azionando mouse o pulsanti. Questo significa che basterà pensare di cliccare su un pulsante, e automaticamente lo si farà davvero, ma senza muoversi.

Sembrerebbe che in questo modo il bracciale sarà in grado di “tradurre” tutte le azioni in segnali digitali. Questi poi, saranno direttamente interpretati dal dispositivo tecnologico che si utilizzerà, come il computer. Si tratta quindi di un sistema collegato che parte dal cervello e arriva a fare due traduzioni diverse. Una dal cervello al braccialetto, e l’altra da questo fino allo strumento.

Va sottolineato che anche se si è parlato di computer, non è detto che questo dispositivo sia l’unico a poter essere utilizzato. Piuttosto, si potrebbe usare anche uno smartphone o un Tablet per poter comunicare. In

Per ora, si sa anche che la squadra di esperti sta studiando diverse interfacce. In poche parole, sembrerebbe che Ctrl-Labs è quindi sono una sorta di anello intermedio per realizzare un progetto molto più grande. Per quanto lo scopo sia quello del bracciale, qualcuno ha ipotizzato che la famosissima azienda-social, abbia pensato anche ad altro. Ad esempio, tra le varie idee, può darsi che vi siano anche altri tipi di dispositivi, di diversa forma e tipologia.

Ctrl-Labs: l’app che usa il pensiero

Ctrl-Labs: l’app che usa il pensiero, gli altri dettagli

Sembrerebbe che già prima di Facebook, anche Amazon e Google avessero dimostrato il loro interesse verso Ctrl-Labs. Addirittura infatti, i due colossi del web avrebbero investito in questa start up ben 70 milioni di dollari. In poche parole, se realmente si riuscissero a realizzare braccialetti simili e a mettere sul mercato, ci sarebbe una svolta. Questa riguarderebbe anche il campo medico, che sarebbe sempre più avvantaggiato dall’uso della tecnologia. Molti infatti si augurano che presto Facebook e il suo team riescano a far realizzare realmente agli esperti questi strumenti. In tal modo infatti, si potrebbero aiutare diverse persone, anche se il prezzo di questi “gioielli” purtroppo sarebbe molto alto, secondo alcune persone. Per adesso, il web e diversi utenti attendono le news riguardanti questo progetto. Molti ritengono addirittura che Facebook e gli autori di Ctrl-Labs non impiegheranno molto a realizzare il tutto, stupendo ancora una volta.

Giada Fiordaliso