Come scegliere la nuova TV: alcuni consigli utili

Come scegliere la nuova TV: alcuni consigli utili

Off Di admin0804

Il prossimo autunno in molti saranno costretti a cambiare il proprio televisore con uno più moderno. Il motivo? A partire da settembre 2021 verrà attivato un nuovo standard per l’emissione del segnale televisivo, il DVB T2; ciò significa che gli apparecchi meno recenti non saranno più in grado di trasmettere il segnale delle emittenti televisive e di conseguenza andranno sostituiti. Chi ha comprato un televisore nuovo da poco, probabilmente non avrà problemi di ricezione; per esserne certi è sufficiente sintonizzarsi sui canali 100 (canale test RAI) o 200 (canale test Mediaset) per effettuare una semplice prova: se sullo schermo viene visualizzata una schermata con la scritta “Test HEVC Main10”, vuol dire che il dispositivo sarà in grado di recepire anche il segnale emesso con il nuovo standard. Se i due canali non vengono neanche ricevuti, è bene valutare concretamente la possibilità di cambiare il televisore, specie se è stato acquistato prima del 2010. Di seguito, ecco alcuni consigli per scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze.

Valutare lo spazio a disposizione

La prima cosa da fare quando si sceglie un televisore nuovo è quello di valutare con attenzione lo spazio che si ha a disposizione per installarlo e l’ampiezza del locale all’interno del quale il dispositivo verrà collocato. Affinché la visione non risulti disagevole, tra lo schermo e lo spettatore deve intercorrere una distanza adeguata: per una TV da 32’’, ad esempio, è bene che chi guarda sia ad almeno 120 cm dal dispositivo mentre oltre i 50’’ la distanza ideale supera i due metri. Per ottimizzare lo spazio, evitando di comprare un mobile di supporto, è possibile ancorare la TV alla parete, tramite ganci fissi o un braccio mobile per regolarne la posizione.

I tipi di schermo

La caratteristica che maggiormente contraddistingue i vari modelli di televisore è il tipo di schermo; in commercio ne esistono di quattro tipi:

  • LCD, acronimo di “Liquid Crystal Display”: la sigla indica gli schermi a cristalli liquidi;
  • LED, acronimo di “Light Emitting Diode”, ossia diodo a emissione luminosa;
  • OLED, sigla che sta per “Organic Light Emitting Diode”
  • QLED, ovvero “Quantum Dot LED”.

Dal punto di vista tecnico, la principale differenza tra LCD e LED è che i primi presentano una retroilluminazione a lampade fluorescenti e i secondi a LED; gli schermi OLED, in realtà, non utilizzano la retroilluminazione ma emettono luce propria. Di conseguenza, le TV che impiegano questa tecnologia sono più sottili e leggeri, ma presentano un costo mediamente più elevato. Gli schermi QLED, invece, fanno ricorso ai “quantum dot”, ossia materiali semiconduttori di dimensioni nanometriche in grado di emettere luce in base alle dimensioni (quelli più piccoli si avvicinano al blu, quelli più grandi al rosso). Poiché le opzioni sono davvero tante, è consigliabile raccogliere quante più informazioni possibili prima di procedere all’acquisto; a tale scopo, è possibile consultare un portale specializzato come Smartdomotica per reperire dati tecnici e non solo circa i principali modelli di TV reperibili in commercio.

Il budget

Un fattore spesso determinante nell’acquisto di prodotti di tecnologia è il budget; la possibilità di spesa, infatti, orienta sensibilmente le scelte di chi si appresta a comprare un televisore. I modelli più accessibili sono quelli con schermi a LCD mentre, tra quelli a LED, gli OLED e QLED offrono ‘prestazioni’ di livello superiore (soprattutto per la qualità e la risoluzione delle immagini) ma, di contro, hanno un prezzo tendenzialmente più elevato. La scelta di un buon televisore, quindi, deve tener conto di tutti i fattori sopra elencati: il modello ‘giusto’ non solo è compatibile con le possibilità economiche ma è anche in grado di rispondere appieno alle esigenze tecniche e pratiche.